
Intrappolati nell’istante in cui vivono, nell’assenza del passato, nella sfiducia del futuro, i giovani della buonanotte attendono il nulla. Incapaci di osservare l’orizzonte stanno ad occhi chiusi, guardano solo lo specchio in cui si riflettono, uno nell’altro, soddisfano la necessità di appartenere ad una categoria: quella giusta. Poi, confusi dalle mille offerte che il mondo propone loro, restano attoniti, passivi, si nutrono solo di ciò che gli viene dato, non scelgono, ma dormono beati.
Sotto gli occhiali scuri e il cappuccio della buonanotte però sono nascoste le conseguenze, i tormenti personali, le vergogne, i sensi di colpa, le illusioni, la solitudine. Sono fumetti, sono vecchi, vivono l’universo di noia e violenza che è stato disegnato per loro, non lottano per venir fuori dalle loro vignette, non ne sentono la necessità.
Quattro attori-fumetti dentro una vignetta e al centro lo schizzo di un muretto. Quattro amici dopo una giornata di shopping.
Non aspettano qualcosa o qualcuno, ma sono lì, vivono l’istante, rinchiusi nella propria solitudine, nella propria fragile individualità. Entrano in relazione solo per insultarsi, per mettere in atto scherzi crudeli, suonando una chitarra che non esiste o inscenando la prima puntata di una fiction. Se uno di loro ha ancora la forza di avere un sogno a cui aggrapparsi, gli altri faranno presto a distruggerlo.
Infine la violenza di un ballo drogato, il buio, le luci accecanti, il confondersi della massa farà perdere loro ogni tipo di forza vitale, arriveranno stanchi, sfatti, vecchi e soli. Chiuderanno gli occhi e si lasceranno andare al dolce dormire, come Snoopy sopra la sua cuccia, come vecchi sui loro dondoli.

Il progetto “Buonanotte” è una produzione che vede lavorare insieme quattro giovani attori e un giovanissimo regista, alla ricerca, attraverso lo studio del movimento corporeo, attraverso la scrittura di una partitura scenica e di un testo inedito, di un nuovo e originale linguaggio artistico e teatrale che punti all’attenzione dello spettatore, ne colpisca il cuore e ne risvegli la coscienza.
Lo spettacolo raccontando un pomeriggio qualunque di quattro ragazzi del nuovo millennio, mostra l’istantanea statica di chi si è arreso, di chi non vede futuro. In una rappresentazione stilizzata, sopra le righe di quattro giovani “contemporanei”, messi in scena come fosse la bozza in bianco e nero di un cartone animato in onda su MTV, si alternano momenti di cinismo adolescenziale, slancio politico e di goliardia tossica.
In scena c’è l’immobilità di un sistema-futuro, l’ingranaggio arrugginito. I quattro della “buonanotte” vanno comunque avanti fino alla fine, fino a mostrarsi in una vecchiaia tutt’altro che anagrafica, che è la lentezza nei nostri sogni, la presbiopia nei nostri progetti, la storia dei nostri nonni che abbiamo dimenticato, la vecchiaia che, quando sarà troppo tardi, non vorremo vivere.
Il progetto prevede la collaborazione, intesa come incontro e scambio artistico, con l’artista Igor Scalisi Palminteri, pittore di arte contemporanea, che curerà lo spettacolo nella sua parte scenografia e scenotecnica costruendo il mondo all’interno del quale si muovono i quattro personaggi.
“Buonanotte” ha vinto la prima edizione del premio Felicia Impastato.
Sul sito è possibile trovare un calendario aggiornato delle date.
regia
Dario Muratore
con
Dario Mangiaracina, Chiara Muscato, Marcella Vaccarino, Gisella Vitrano
scenografia, foto di scena
Igor Scalisi Palminteri
disegno luci
Daniela Lo Re
produzione
Compagnia Quartiatri
in collaborazione con
Teatro dei Cantieri
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